CONFERENZA SUGLI EFFETTI DELLA MEDITAZIONE SULLA DEPRESSIONE ED ANSIA
Dicembre 2021.
Conferenza online su zoom con partecipazione gratuita.
Sono tanti gli studi pubblicati, recentemente riassunti da un editoriale di JAMA (2008;300: 1350-1352), la rivista dei medici americani, che documentano l’efficacia delle tecniche antistress e meditative nel caso di ipertensione, dolore cronico, malattia infiammatoria intestinale, infezioni, dipendenze. In queste e in altre condizioni gli studi attestano il valore aggiunto della meditazione: infatti quando essa viene utilizzata in concomitanza alla terapia standard, i pazienti hanno un miglioramento superiore alla norma.
Per esempio, una recente ricerca sistematica del gruppo di E. Ernst ha dimostrato che in persone con depressione ricorrente e ansia cronica, l’affiancamento della meditazione al trattamento psicoterapico e farmacologico favorisce il recupero nei due terzi dei pazienti, percentuale non raggiungibile con il solo trattamento standard.
Anche in Italia ci sono ormai studi sull’uso della meditazione per varie malattie. Uno studio ha dimostrato che dopo un corso di base di meditazione della durata di 30 ore si verifica una notevole diminuizione della sintomatologia di tipo depressivo, ansioso, di somatizzazione e inadeguatezza.
Lo studio, presentato al recente Congresso della Società italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia (SIPNEI) da Francesco Bottaccioli, presidente onorario della società scientifica, da Antonia Carosella, insegnante di tecniche meditative, dalle psicoterapeute Raffaella Cardone e Monica Mambelli, dalla psicologa esperta in statistica Marisa Cemin, ha preso in esame oltre 70 partecipanti ai corsi di “Meditazione a indirizzo Pnei” condotti da Carosella e Bottaccioli. I partecipanti ai corsi sono stati studiati con il Symptom rating test, uno strumento scientifico che consente la valutazione del cambiamento sintomatologico. All’inizio del corso il punteggio totale della sintomatologia era di 18,9. Il test alla fine del corso (retest) ha registrato 5,8, con una diminuzione dei sintomi di più di tre volte rispetto all’inizio del corso.
Il Symptom Rating Test è un questionario sintomatologico validato fin dal 1974 che contiene quattro scale per misurare: ansia, depressione, somatizzazione e inadeguatezza.
In generale si è visto che le persone che sono abituate a pregare, a prendersi spazi di silenzio e di riflessione, a ritagliarsi del tempo di rilassamento da dedicare a sé, sono più calme, serene e tranquille e, spesso, hanno una predisposizione migliore nei confronti della vita e degli altri.
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